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L' Impero alla fine della decadenza

La sorpresa dell'uovo di pasqua

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Mi sono fatto tentare da Agostino (uno dei miei co-inquilini) e sono uscito alla ricerca di un bar per un amaro. Tutto chiuso, anche il famigerato bar "Europa" (che di europeo ha pochissimo visto che è gestito da 3 cinesi), abbiamo vagato, allora, alla ricerca di un pub e abbiamo trovato quello che non può assolutamente mancare in ogni quartiere semi periferico che si rispetti: il classico pub semisfigatosenzanessunapretesa. Ho ordinato una birra, per togliermi la sete, e un immancabile jagermeister. Le serate più semplici sono quelle che ti godi di più, c'è poco da discutere.

Ci volevano questi giorni di pausa, ci volevano proprio. Sono stato finalmente nelle condizioni di rimettere mano al diario (ahimè non come avrei voluto, perchè ho perso buona parte del pomeriggio a formattare il pc). Proprio questo pomeriggio Massimo mi faceva notare che non lo aggiorno da metà Febbraio, non c'è che dire: il tempo libero, in queste ultime settimane, si è notevolmente ridotto a vantaggio dei nuovi impegni di lavoro e dei viaggi. Sono estremamente felice per quello che mi sta accadendo, inizio a vedere le prime piccole foglioline di quegli splendidi fiori i cui semi ho tenacemente piantato: non sono ancora in discesa, tutt'altro, ma la salita sembra essere più agevole e le mie gambe sono molto più inclini allo sforzo.

Sono stato in Sicilia e, per qualche giorno, tra gli affetti e il calore (in tutti i sensi) di Soverato. Ho rivisto gli amici, le passioni mancate, le occasioni perdute e tutto l'imbarazzo della mia proverbiale insofferenza. Tutto nella norma, si potrebbe dire, o quasi, visto sono stato decisamente meglio del solito. I pochissimi giorni a disposizione mi hanno garantito una tenuta psicologica che avrebbe potuto fare invidia al più convinto degli ottimisti, mi sono goduto le passeggiate a bordo mare e ogni raggio di sole, ho massimizzato ognuna delle sensazioni che sono stato in grado di sperimentare.

Il tempo è tiranno e il sonno è impaziente, non sono più nelle condizioni di "tirare fino a tardi", nelle prossime settimane dovrebbe "stabilizzarsi" la mia condizione lavorativa e, con essa, la mia condotta di vita. Sono attualmente in balia di eventi che, solo marginalmente, sono sotto il mio controllo, ma il futuro, per quanto denso di ostacoli, è quanto di più stimolante potesse capitarmi.

"Prima della caduta eravamo vento,
eravamo entità elementari prima della caduta,
prima della caduta avremo potuto volare,
eravamo immortali prima della caduta."