Maledetto lunedi di Pasquetta
E' la vigilia del mio primo giorno di lavoro, è un maledetto lunedì di pasquetta che passo in treno. Sono così confusi i pensieri che impazziscono ed esplodono nella mia testa che mi risulta estremamente difficile organizzarli razionalmente, procedo dunque attraverso una non-logica, un non senso che lacera lo spirito.
Ho una vaga sensazione di nausea e una specie di blocco di ghiaccio sullo stomaco, non riesco, almeno in questo momento, a pensare alla giornata di domani, mi lascio prendere dai ricordi di questi giorni passati e vissuti molto intensamente e faccio stupidi bilanci di quanto, quotidianamente, perdo e guadagno nella vita. Sono contento di aver trovato lavoro ma non riesco a divincolarmi dal pensiero delle persone che avrei voluto, a tutti i costi, portare con me, da quelle che ho scoperto e RI-scoperto, conosciuto e RI-conosciuto, da quelle che hanno saputo ascoltarmi e da quelle che hanno saputo insegnarmi qualcosa.
Sono partito con un pò di rimpianti ma era inevitabile, d'altra parte, sono sicuro, il tempo sistemerà tutto, anche le cose più difficili, e mi concederà nuove opportunità.
Eccola la vita. Solitudine con qualche sbiadita e piacevole eccezione ("è troppo tardi per sentirmi nuovo, troppo tardi per sperare, troppo tardi per cambiare ancora").
Prima di congedarmi (nei prossimi giorni intensificherò gli interventi), c'è qualcuno che si merita direttamente di essere citato. Sono tutte le persone che leggono questo diario e che hanno avuto la pazienza e la voglia di confrontarsi con me, Carmilla che ha scritto una cosa bellissima sul guestbook, Giuseppe il "mesedimessaggianonimi", Giovanni che "ChiSeLoAspettavaCheleggesseilDiario", Carmen e Stefania (come sempre affettuose), tutti - cazzarola - tutti quelli che leggono e si confrontano! (mi sono sicuramente dimenticato qualcuno, mannaggia).
Domani mattina c'è un altro treno nella mia giornata...uff!