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L' Impero alla fine della decadenza

Quattordicesima puntata

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La stanchezza oggi non può avere il sopravvento sulla mia voglia di scrivere, troppe cose da raccontare: quattordicesima puntata.
Inizio con una cretinata, perché mi ha fatto troppo sorridere. Oggi pomeriggio, in palestra, ho aiutato un ragazzo a fare un esercizio con il massimo carico (sia per lui che per me). Ha sollevato quel peso 7 volte e, all'ultima ripetizione, tra sforzi titanici, ho dovuto aiutarlo; quando è toccato a me non solo sono riuscito a compiere 10 volte l'esercizio ma il suo aiuto è stato perfino inutile. Ho sollevato quel peso fingendo un assoluta tranquillità e mi sono anche rialzato con stile.

In realtà stavo praticamente morendo, perché, finito l'esercizio, ho sofferto in silenzio per 5 minuti, ma la soddisfazione è stata enorme. Nella sua tristezza, questo simpatico e piccolo evento fa capire a cosa, in questi periodi, mi attacco per vivere meglio...che decadenza!
Oggi, comunque, è stata una bella giornata, soprattutto perché, dopo cena, il computer mi ha fatto trovare una mail graditissima. Dopo tanto tempo ho notizie di Rossella, una grandissima Amica (si nota la A maiuscola?), una di quelle persone stupende che la vita, bastardo intreccio di situazioni complesse e multiformi, per i motivi più diversi, tende a tenerci lontani. Ma la lontananza nulla può contro la forte tenacia dei ricordi e dell'affetti, e basta veramente poco, una e-mail, per trasformare un debole filo di contatto invisibile in una possente trave di cemento armato.
Rossella scrive di ricordi e riflette sul tempo che è stato, si commuove e, inevitabilmente, fa commuovere anche me. Cita un nostro delirante scritto (se io sono il padre di questa creatura, tu, Rossella, sei la madre!) che non potevo non riportare:
26/08/1999

GIORNO
E' di giorno che ti ho conosciuta
ma nel tuo cuore
solo notte.
La notte della Nottola di Minerva...
Giorno e notte
in un'astrale dicotomia
di sensazioni apparenti
perche' nel tuo cuore
solo oscurita'.

NOTTE
E' notte.
Notte di deserto,
col calore sulla pelle.
Notte nel cimitero
dove di giorno
si consumano elegie.
Notte di giorno.
Notte di te...
Buona notte!!!

PER TERRA
Per terra,
per due,
per dio,
il nostro infimo gluteo
toccava luoghi non puri,
giganti intorno a noi
in un'occulta anarchia
di anime che si rincorrono....
E noi
per dio,
per due,
per terra...

IN PIEDI
In piedi
coloro che credevamo giganti
non sono altro che
immagini distorte di un'infame realtà,
incubi che si materializzano.
Non e' questo il migliore
dei mondi possibili,
in un altro tempo
noi, figli della
sozza progenie di Caino,
risaliremo fino a Dio...
Per ora siamo
in piedi.

Anche io, come Rossella, ho riso moltissimo rileggendo questa strana composizione, non tanto per quello che c'è scritto, che comunque è divertente, quanto piuttosto per il riemergere di ricordi e situazioni bellissime nella loro disarmante semplicità. Un tempo tutto era più semplice ma non è detto che il futuro non possa riservare straordinarie opportunità. Se è necessario partiremo dal basso, se è necessario rimarremo con un piccolo stipendio a vita, ma non rinunceremo mai a nessuno dei nostri sogni, a nessuna delle nostre più sincere passioni. Hai ragione Rossella, non è filosofia da sfigati: è guardare dritta la meta, anche se a volte sembra avvolta da una nebbia impenetrabile, è pensare con la propria testa a prescindere da tutto e da tutti, senza remore, senza limiti.
Posto, dunque, che sono di buon umore grazie a Rossella, spendo le ultime righe per qualche altra piccola riflessione.
- Il lavoro cresce qualitativamente e quantitativamente e inizia a dare ottime soddisfazioni. La scorsa settimana sono stato in Abruzzo, è stato un duro tour de force ma ha aggiunto nuova linfa lavorativa. Simone è definitivamente passato da collega ideale ad amico ideale, attraverso uno splendido naturale processo di evoluzione dei nostri rapporti personali (DoppioAnarcoIndividualismoEstremizzato, buste e culi budinosi inclusi).
- Il sito: ho un pò di materiale nuovo da inserire, mi serve del tempo libero.
- Il guestbook: Stefania e Gianni, mi mancate tantissimo.
"Certe cose che senti nell'aria non le devi nascondere, le conosci a memoria ma non puoi condividerle se il tuo viaggio è in un posto lontano, più libero. Oltre i muri che vedi, andando avanti, tra i discorsi invidiosi e arroganti. Le cose che senti nel cuore non rinnegarle mai, sono fragili, possiamo difenderle se voleranno in alto i nostri pensieri, più limpidi. Aiutami a ritrovare l'interesse per le piccole cose che sono alla base di tutte le promesse, del futuro che cresce, perché sono le sfumature a dare vita ai colori e a farci tornare in mente le cose più pure dei giorni migliori..."